Perché a volte è così difficile andare d’accordo? (E come imparare a stare bene con gli altri)

 

A volte non serve cambiare gli altri. Basta cambiare sguardo.

Perché a volte è così difficile andare d’accordo?

(E come imparare a stare bene con gli altri)

A cura di Maurizio Cottone, psicologo e psicoterapeuta
Appassionato di relazioni umane e benessere emotivo, affianco ogni giorno chi desidera smettere di ripetere gli stessi errori e imparare a costruire legami autentici, sani e profondi.


Immagina di avere uno zainetto invisibile sulle spalle. Dentro ci sono tutte le cose che hai vissuto da quando eri piccolo: coccole, litigi, paure, risate, momenti belli e momenti in cui ti sei sentito solo o non capito. Questo zainetto ti accompagna sempre, anche quando conosci qualcuno, ti innamori o litighi con una persona che ti piace.

Ora, pensa se dentro a questo zainetto ci fossero delle “lenti speciali” che ti fanno vedere il mondo e le persone in un certo modo. Magari una lente ti fa credere che se una persona non ti risponde subito, non ti vuole più bene. Un’altra ti fa pensare che devi sempre dimostrare quanto vali per essere amato. Queste lenti sono come idee che hai imparato senza volerlo, da esperienze passate.

Ecco perché a volte facciamo fatica a stare bene nelle relazioni: perché usiamo queste vecchie lenti senza rendercene conto. Litighiamo, ci sentiamo feriti o non capiti, e ci sembra che gli altri siano il problema. Ma spesso il vero “pasticcio” è dentro di noi.

La psicologia psicodinamica (tranquillo, è solo un nome difficile) dice proprio questo: che per migliorare i rapporti con gli altri, dobbiamo prima capire meglio noi stessi. Come?

  • Imparando ad ascoltare cosa sentiamo davvero,
  • Riconoscendo le nostre paure,
  • E accorgendoci di quando stiamo ripetendo vecchi schemi che magari non servono più.

Ad esempio, se da piccolo nessuno ti consolava quando eri triste, potresti crescere pensando che non puoi contare su nessuno. Così, anche se oggi incontri una persona gentile, potresti non fidarti davvero.
Non perché l’altra persona ha fatto qualcosa di male, ma perché la tua lente ti fa vedere il pericolo anche dove non c’è.

La buona notizia?

Queste lenti si possono cambiare.
Non è facile come cambiare gli occhiali, ma si può fare. Serve solo voglia di conoscersi, pazienza e un po’ di coraggio.

Quando cominci a capire perché reagisci in un certo modo, smetti di arrabbiarti per ogni piccola cosa. Inizi a parlare meglio, a farti capire di più, e a scegliere relazioni che ti fanno stare bene davvero.

In poche parole:

  • Più conosci te stesso,
  • Più diventi bravo a volere bene agli altri nel modo giusto,
  • E anche a farti volere bene per quello che sei, senza maschere.

Le relazioni non sono scatole da riempire o ruoli da recitare.
Sono come piante da curare, giorno dopo giorno.
Se impari ad ascoltare, ad accettare anche le parti più fragili di te e degli altri, scopri che stare insieme può diventare una bellissima avventura, non una lotta.

  • Se questo tema ti ha fatto riflettere, sappi che esistono percorsi per approfondire queste dinamiche in modo concreto.

Nella mia esperienza clinica, accompagno ogni giorno persone che vogliono capire perché scelgono partner che non si aprono, perché si sentono sempre in fuga o in attesa, o perché ripetono sempre lo stesso copione affettivo.

Molto spesso, questi schemi hanno radici profonde: paure non elaborate, ferite dell’infanzia, bisogni mai riconosciuti.

Sul mio sito personale Studio di Psicologia Cottone puoi trovare strumenti pratici, percorsi individuali e spunti per cominciare un autentico lavoro su di te, capace di trasformare la consapevolezza in cambiamento reale.

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