Sedurre o Essere Sedotti? Come Restare Umani nei Paradisi Finti del Lusso
Come non finire a fare il/la figurante al tavolo del riccone di turno tra Dubai, Monaco e altre lande desolate di anima
Ah, le città scintillanti. Quelle dove il denaro non dorme mai, e le anime si vendono a rate.
Dubai con i suoi grattacieli che sfidano Dio, Monaco con i suoi yacht che nascondono debiti, Milano che si crede ancora la capitale della dolce vita e Los Angeles che ti sorride mentre ti svuota le tasche.
Posti meravigliosi, se sei un conto in banca con le gambe.
Ma tu, apprendista seduttore o seduttrice, cosa ci fai lì?
Il tavolo Magico (Dove si sbarella un bel pò)
Lo vedi, vero? Quel tavolo in fondo al club, illuminato come un presepe, circondato da ragazze (o ragazzi) che ridono un quarto di secondo troppo tardi alle battute dell’uomo (sempre uomo) che paga il conto.
Lui, cinquant’anni ben portati (dalla chirurgia), anello al mignolo che non nasconde più niente, occhi che scansionano la sala in cerca della prossima cosa da possedere.
E loro? Giovani, belli, sorridenti. Perfetti.
Peccato che gli occhi, quelli no, non mentono mai: guardano il telefono, il soffitto, le scarpe nuove comprate ieri con il bonifico di qualcuno.
Tu potresti essere lì. Potresti sederti, fare il bravo, dire “grazie” al momento giusto e tornare a casa con una borsa nuova e un vuoto nello stomaco.
Ma non lo fai. Perché?
La scelta dei Topi (E quella degli Uomini)
C’è chi viaggia per il mondo attaccato al portafoglio di qualcun altro.
È una scelta, certo. Nessun giudizio (o forse sì, ma oggi siamo magnanimi).
Il problema è che, alla fine, non sei tu a scegliere il tuo posto nel mondo:
è il tuo stipendio emotivo a decidere per te.
- Se stai a quel tavolo, esisti solo finché servi a qualcosa.
- Se te ne vai, esisti comunque, ma almeno sai chi sei.
L’ARTE DI NON ESSERE UN ARREDO
La seduzione è un gioco di potere? Sì.
Ma il vero potere è non aver bisogno di fingere.
- Dubai ti chiederà di brillare al buio, ma la luce è tua, non dei suoi diamanti falsi.
- Monaco ti dirà che vali quanto la tua ultima borsa, ma tu sai che vali quanto la tua ultima risata vera.
- Milano ti parlerà di “network”, ma l’unico network che conta è quello di persone che non ti scambierebbero per un accessorio.
- Los Angeles ti prometterà fama, ma la fama più utile è quella di chi non ha venduto il proprio nome al miglior offerente.
Quindi da che parte stare?
Da quella che non ti costringe a chiederti, ogni mattina, se quello che vedi allo specchio è ancora te o il fantasma di un compromesso.
Le città ricche sono piene di persone povere di carattere.
Sii più ricco di loro.
E se proprio devi sederti a un tavolo, fallo almeno per rubare storie, non per farti comprare il silenzio.
Ragionamento Profondo
Chiunque può vendersi un posto al sole, ma solo chi ha luce propria può camminare nell’ombra e restare intero.
Il vero status non è quello che ostenti, ma quello che non sei disposto a cedere per apparire.
Il mondo ti offre palchi, ma la dignità ti costruisce una voce.
Sta a te decidere se vuoi essere invitato a cena, o se vuoi davvero avere qualcosa da dire.
Per chi ha ancora il coraggio di osservarsi.
C’è una verità scomoda che va detta.
Vedo ragazze — bellissime, curate, perfette — sedersi a tavoli pieni di vita possibile,
ma senza portare nulla.
Né un sorriso. Né una parola gentile. Né una curiosità vera.
Nulla.
Ci vanno per farsi vedere, per esserci, per postare la foto.
Ma non si interessano a nessuno.
Non danno niente.
E allora no — non è quel tavolo ad essere vuoto.
Sono loro, il vuoto.
Perché se davvero la tua vita è piena fuori da lì,
non ci vai per contare le bottiglie e tenere il broncio.
Ci vai, forse, per scambiare qualcosa di reale.
Uno sguardo sincero. Una battuta vera. Una scintilla.
Se non lo fai, non sei libera.
Sei solo una disperata che nasconde la sua incapacità di attrarre
dietro il disprezzo per chi ha scelto di non guardarti.