Il Mercato del Desiderio: La Seduzione Come Truffa Emotiva

 

Le Carnevalate del Maschio Alpha

Il Mercato del Desiderio: La Seduzione Come Truffa Emotiva

Viviamo in un'epoca in cui tutto è diventato prodotto: anche l’identità maschile.
E mentre le pubblicità ci vendono lo champagne per farci sentire potenti, c’è chi ci vende "l’energia maschile" per ottenere donne. Ma chi sono queste donne? Esistono davvero o sono solo ologrammi proiettati sul muro dell’insicurezza?

Ci sono messaggi che sembrano arrivare da un campo di battaglia interiore:
“Agisci ora!”, “Smettila di pensare!”, “Scopare è un tuo diritto naturale!”.
Una retorica costruita come una telepromozione con lo sconto in scadenza: se non ti iscrivi entro martedì, resterai per sempre uno sfigato.
E allora via con il seminario “Il Risveglio del Vero Uomo Proibito”, perché, ovviamente, sei addormentato. E solo lui può svegliarti.
Al costo simbolico di... te stesso.

Questi moderni profeti della virilità usano un linguaggio da esercito in guerra: loop, collari, risvegli, battaglie, energia distrutta.
Ma il nemico non è chiaro.
Il problema non è mai il sistema che reprime o l’educazione sentimentale disfunzionale. No.
Il problema sei tu, uomo che pensa troppo.
Tu che valuti.
Tu che aspetti.
Tu che non scopi abbastanza.

Ma la domanda vera, quella mai posta, è:
Chi sono queste donne che dovresti sedurre?

Sono mai descritte? Sono reali? Hanno pensieri, emozioni, desideri?
Oppure sono solo comparse nella narrativa di questi manuali da guerriglieri del testosterone?
La verità è che non esistono.
Non sono mai definite.
Non si sa se sono studentesse, madri, mediche, politiche, intellettuali, bariste, donne che leggono filosofia o che allevano figli.
Sono solo funzioni: dispositivi attraverso cui tu, uomo frustrato, puoi validarti.

E in questo gioco, le donne diventano pretesti. Oggetti simbolici su cui proiettare ansie, fallimenti, e fantasie pornografiche alimentate da una società che ha dimenticato cosa sia il dialogo, la reciprocità, l’empatia.
Non sono donne reali. Sono totem.

E chi ci guadagna in tutto questo?

Beh, non le donne. E neanche tu.
Ci guadagna chi ti vende il corso.
Chi prende la tua insicurezza e la trasforma in business.
Chi ti dice che “non sei un vero uomo” – ma che puoi diventarlo se paghi.

Sono gli stessi che urlano che la società è “femminilizzata”, ma che basano tutta la loro retorica sull’idea che le donne siano un premio da ottenere, non esseri con cui costruire qualcosa.

È la stessa logica delle truffe spirituali e politiche: creare un nemico invisibile, farti credere che la tua vita possa cambiare radicalmente se smetti di pensare e inizi ad “agire”.
Come? Registrandoti. Pagando. Seguendo.

E mentre tu cerchi “il risveglio”, loro si svegliano ogni mattina con il tuo bonifico.

Il problema non è che questi corsi esistano. Il problema è che sempre più uomini ci credano.
Che si pensi davvero che una donna si possa “attivare” con l’energia giusta, come fosse una slot machine da manovrare con le tecniche giuste.
Che si perda tempo a sedurre un’idea, invece di conoscere una persona.

Ma il mercato dell’illusione non ha bisogno di verità.
Ha bisogno solo di clienti.



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