La Seduzione è Vivere Civile (e non una Guerra di Valori)
Gli Apprendisti Seduttori rispondono a chi confonde il disagio relazionale con la verità assoluta sulle donne.
Da un po’ di tempo, sui social, pullulano figure che potremmo definire con una certa carità santoni motivazionali della delusione sentimentale.
Parlano con tono grave, sguardo in trincea, frasi a effetto pronte a scolpirsi sulle magliette degli spaesati.
- Le donne ti lasciano quando smettono di credere che tu sei il loro miglior futuro.
- L’amore delle donne è opportunistico.
Eppure, a noi Apprendisti Seduttori, più che un’analisi lucida, sembra un lamento travestito da teoria. Un ego non ancora del tutto asciugato che, invece di accettare la vita come terreno di dialogo, preferisce costruirsi un pulpito e gridare dal balcone.
Ma qui non si fa la guerra dei sessi.
Qui si entra nella società civile.
- Quando questi santoni motivazionali che pretendono di spiegare le donne decideranno finalmente di entrare nella società civile?
Perché — mettiamolo in chiaro —
La seduzione non è una tecnica, un trucco o un rituale di rivalsa.
È una postura interiore.
È educazione sentimentale, è linguaggio del corpo in forma di rispetto.
È, semplicemente, una delle forme più alte del vivere civile.
La seduzione è vivere la vita in modo presente, sensibile, umano. In una parola: civile!
La seduzione non è vendetta. È ascolto.
Se usi una rottura per diventare l’uomo che lei non può più permettersi…
...non stai evolvendo: stai facendo il broncio in palestra.
La vera seduzione non è un modo elegante per dire “tiè”.
Sedurre è includere.
È guardare l’altro come essere umano, anche quando non ci sceglie.
È restare autentici anche quando tremi.
Chi non sa reggere una delusione,
non è pronto a reggere una relazione.
Sedurre vuol dire sapere stare al mondo
La parola sedurre viene dal latino se-ducere: condurre a sé.
- Non trascinare.
- Non manipolare.
- Non vendere.
Il seduttore autentico non gioca alla roulette dei “valori”.
Non misura quanto vale una donna in base al tempo che impiega a rispondere ai suoi messaggi.
Non è un crociato del miglioramento.
È un cittadino del mondo emotivo.
E come ogni cittadino, si esprime con presenza, con parola, con corpo.
Senza dover dimostrare nulla.
Senza spiegare le donne.
Ma sapendo stare — con loro, e con se stesso.
I guru si vendono. Gli uomini si costruiscono.
- Lei ti ha lasciato perché non le offrivi abbastanza.
- Le donne amano solo chi ha più valore.
- Diventa il dio che lei non può più permettersi.
Noi queste frasi non le commentiamo.
Le ascoltiamo come un singhiozzo registrato male.
Non raccontano le donne.
Raccontano una ferita che non è stata ancora capita — né amata.
Noi, come Apprendisti Seduttori, diciamo altro:
- Non vogliamo diventare dèi.
- Vogliamo diventare più umani.
- Non sopra le persone. Tra le persone.
Perché la vera crescita non ti rende inaccessibile,
ti rende finalmente accessibile a te stesso.
Mi domando: sto vivendo o sto ancora cercando approvazione?
Quando dici:
Mi miglioro per farle vedere cosa ha perso…
...non stai migliorando.
Stai allestendo un teatro dove il tuo valore dipende ancora dalla sua platea.
Sto diventando me stesso, o sto ancora cercando qualcuno che mi dica che vado bene così?
- La vera risposta non sarà mai un reel virale, né un comeback drammatico.
- La vera risposta è il modo in cui attraversi il giorno, anche quando nessuno ti guarda.
La seduzione è la vita che si offre
La seduzione non è mai stata un’arma.
Non è mai stata “farla pagare” a qualcuno.
È un modo di essere nel mondo.
Noi non inseguiamo chi ci lascia.
Ma nemmeno usiamo chi ci lascia per creare personaggi.
E quando ci ritroviamo — da soli, magari confusi —
scegliamo comunque di:
- Restare presenti.
- Ascoltarci.
- Considerarci.
E allora, se lei torna, se si accorge, se ci cerca…
può anche far piacere.
Ma ormai abbiamo già fatto ritorno a casa: la nostra.