La Guerra dei Rifiutati: Quando il No di una Donna Diventa un Crimine

Dall’odio alla presenza: cronache illustrate di un’erezione mentale.

LA GUERRA DEI RIFIUTATI:

L’ULTIMO GRIDO DEI MASCHI FALLITI

Articolo del Dott. Maurizio Cottone

Ah, la seduzione! Quell’arte sublime che i cafoni chiamano "tecnica", i disperati "scienza", e gli impotenti "complotto femminista".
Ebbene sì, signori e soprattutto signore, perché oggi parliamo di quei maschi che, non riuscendo a solleticare neppure l’ombra di un desiderio, si trasformano in macchine di odio, pronti a sfogare la loro mediocrità con le mani strette intorno al collo di una donna.

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Sedurre, per certi esemplari di Homo erectus (ma solo in senso letterale, perché poi a letto crollano come soufflé), non è un piacere, non è un gioco, non è neppure un atto di reciproca corruzione.

No, per loro è un diritto.
Un titolo di credito emesso dalla Banca del Patriarcato, con tanto di firma in calce:
"Pagabile a vista, al portatore, in prestazioni sessuali e silenzio assenso della donna".

Ma quando la donna – oh, scellerata! – osa rifiutare, ecco che il narcisismo del maschio si incrina come una statua di gesso bagnata.

E cosa fa il nostro eroe?
Si trasforma in vittima, naturalmente.

  • "Le donne vogliono solo i ricchi!"
  • "Le donne non capiscono gli uomini sensibili!"
  • "Le donne sono tutte puttane!"

E intanto, nel frattempo, lui è lì,
con la sua tazza di tè alle lacrime di verginità perpetua,
a sgranare rosari di autocommiserazione su forum anonimi.

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Perché, vedete, il problema non è che lui è un repellente sociale, no.
Il problema è che lei è una strega, una traditrice, una spregiudicata.

Il femminicida non nasce dal nulla: è un prodotto artigianale, fatto di rabbia compressa, frustrazione mal digerita e una buona dose di patriarcato marcio.

E quando arriva il "no", quel "no" che dovrebbe essere la più elementare delle libertà,
lui lo legge come un affronto cosmico.

Perché nella sua testa, la donna non è una persona:
è un bancomat emotivo,
un dispenser di validazione,
un premio di consolazione per una vita altrimenti indegna di essere vissuta.

E se il bancomat si rifiuta di erogare?
Beh, allora si sfonda lo sportello a martellate.

Misogini con la Coperta di Linus: Sette Ottave di Patetismo Incelico in Do Maggiore

E qui entrano in scena gli incel - involuntary celibate -  quella genìa di "involontariamente celibi" (volontariamente insopportabili) che popolano le fogne del web.

Sono i nuovi crociati della solitudine,
i martiri del "nessuna mi scoperebbe neanche sotto minaccia",
i poeti maledetti dell’autoisolamento.

In questi circoli di piagnistei digitali,
la donna non è più nemmeno un essere umano:
è un oggetto che, per qualche ingiustizia divina, si rifiuta di farsi possedere.

E allora, anziché lavorare su se stessi (orrore!),
preferiscono coltivare l’odio, nutrirlo, farlo crescere
fino a quando non esplode in una tragedia annunciata.

Sesso, Onore e Frittatone di Cipolle: Educazione Sentimentale per Maschi che non Hanno Mai Ballato

Cosa serve per evitare che questi falliti con la pistola (metaforica o letterale)
trasformino la loro inadeguatezza in violenza?

Una educazione sentimentale?
Ma certo!
Peccato che nessuno gliel’abbia mai data,
perché nella fabbrica del maschio tossico,
le emozioni sono considerate "roba da femmine".

E allora, finché continueremo a sfornare uomini
convinti che la virilità sia dominio anziché dignità,
avremo femminicidi.

Finché insegneremo ai ragazzi
che "piacere" è più importante di "comprendere",
avremo stalker.

Finché la seduzione sarà vista come una conquista e non come un dialogo,
avremo morti ammazzate in nome di un orgoglio malato.

Per finire, si fa per dire,
perché dobbiamo pur finirla, no?

Dunque, cari aspiranti seduttori falliti,
prima di prendervi a martellate sul cranio o su quello di un’altra,
ricordate:

La seduzione non è un diritto.
È un privilegio.

E se non vi riesce, forse – dico forse
il problema non sono loro.

Il problema siete voi.

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