Mi Sta Davvero Aiutando o solo Facendo Sentire Inadeguato?

 

Mi sta aiutando… o solo facendo sentire inadeguato?

Mi sta davvero aiutando o solo facendo sentire inadeguato?

Ogni tanto mi fermo.
Mi fermo mentre leggo certe cose, ascolto certe persone, guardo certe “lezioni” o “consigli” online… e mi faccio questa domanda semplice:

Mi sta davvero aiutando o solo facendo sentire inadeguato?

Perché il punto è questo.
Ormai chiunque ha qualcosa da dire. C’è un’abbondanza spaventosa di “esperti”, “mentori”, “guru”, “coach”, “consapevoli”, “risvegliati”, “liberi pensatori”, “life hacker” e compagnia bella. Parlano, spiegano, promettono. Dicono che hanno capito tutto.
Tu magari li ascolti — anche con curiosità, magari anche con speranza — e dopo un po’ ti accorgi che ti senti solo più… sbagliato.

Ma chi sono, questi che parlano?

Li vedi ovunque.

                1 - Quelli che ti dicono come amare, ma non sai se sono mai stati davvero amati.
                2 - Quelli che insegnano come diventare ricchi, ma non li vedi lavorare mai.
                3 - Quelli che parlano di energia maschile e femminile, ma sembrano recitare un copione.
               4 - Quelli che spiegano come diventare “uomini veri”, ma sembrano in crisi perenni.
               5 - Quelli che vogliono “insegnarti la seduzione” come se la vita fosse un videogioco.
               6 - Quelli che parlano ore, ma quando li ascolti non ti senti ispirato: ti senti sbagliato.

E allora io mi chiedo:
È davvero per aiutarmi che stanno parlando? O stanno solo parlando per sentirsi loro al centro?

La seduzione, il successo, la spiritualità, la crescita personale, il benessere…

C’è tutto un mercato, là fuori.
Gente che costruisce carriera, soldi e visibilità sul dirti che ti manca qualcosa.
Che non sei abbastanza.
Che devi cambiare.

Ti fanno sentire che se non sei come loro, non stai “crescendo”, non stai “svegliandoti”, non stai “vivendo al massimo”. Ma poi tu ti guardi allo specchio e pensi:
“Aspetta… sto davvero crescendo? O sto solo cercando di rientrare in un’immagine che non è mia?”

E poi, la mia domanda ritorna:

                     Mi sta davvero aiutando o solo facendo sentire inadeguato?

È diventata la mia bussola.
Perché se quello che leggo o ascolto:

                 1 - mi confonde più di quanto mi chiarisce,
                 2 - mi fa sentire più insicuro invece che più forte,
                 3 - mi spinge a desiderare qualcosa che non ho, ma non mi spiega come farlo mio con rispetto e concretezza...

…allora no.
Non mi sta aiutando.
Mi sta solo facendo sentire inadeguato. E io non ho tempo per sentirmi meno di quello che sono.
Ho già abbastanza da gestire nella vita reale.

Allora cosa voglio?

Voglio parole che mi fanno crescere senza farmi sentire sbagliato.
Voglio esempi concreti, non teatrini filosofici.
Voglio strumenti, non illusioni.
Voglio silenzi più onesti di mille discorsi vuoti.
Voglio sentirmi più vicino a me stesso, non più lontano.

E se non trovo questo…
…non è colpa mia.
È solo che lì fuori parlano in tanti, ma ascoltano in pochi.

E allora la prossima volta che qualcuno parla, anche se lo fa bene, anche se lo fa “da esperto”…
Io mi fermo.
E mi rifaccio la domanda:

            Mi sta davvero aiutando… o solo facendo sentire inadeguato?

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