Non mi fidavo più degli uomini. Ma non era colpa loro.

 

Il Racconto che mi Avevano Insegnato

Non mi fidavo più degli uomini. Ma non era colpa loro.

Questa storia non è solo mia.
È la storia di tante donne che, dopo essere state ferite,
non si sono più fidate.
E non perché volessero diventare ciniche.
Ma perché qualcuno, da qualche parte, ha fatto credere che l’amore fosse un gioco a chi frega prima.

Sì, sono stata tradita. Ma la ferita più grande non è stata lui.

È successo.
Mi fidavo.
Mi aprivo.
Credevo che fosse uno di quelli “diversi”, quelli veri.

E invece no.
Ha scelto lei.
La mia migliore amica.

E la cosa peggiore?
Non è stato il tradimento.
È stato il senso di follia emotiva dopo.
Quel sentirsi dire:

            “Eh, capita.”
               “Se l’ha fatto, un motivo ci sarà.”
              “Gli uomini sono fatti così.”

E lì qualcosa si è spezzato

Non solo nel cuore.
Ma nella fiducia negli uomini.
In quella parte ingenua ma bellissima di me che voleva ancora credere che un uomo potesse sceglierti e restare.

E ho cominciato a guardare tutti con sospetto.
A cercare il secondo fine.
A tenere tutto sotto controllo.
A non crederci più davvero.

Poi ho capito: non erano gli uomini, era il racconto

Il racconto che gira da sempre:

            “Gli uomini tradiscono.”
               “Gli uomini sono cacciatori.”
              “Alla fine scelgono sempre quella che li fa sentire dominanti.”

E a furia di sentirlo, lo interiorizzi.
Lo trasformi in filtro.
E vedi solo quello.

Ma poi ho incontrato altri uomini. Diversi.

Quelli che non volevano sedurmi, ma ascoltarmi.
Quelli che non facevano promesse, ma stavano.
Quelli che non cercavano “accesso al mio corpo”, ma dialogo con la mia mente.
E piano piano ho iniziato a mettere in dubbio il mio stesso cinismo.

              se il problema non fossero gli uomini,
                ma l’eco della ferita che mi ha fatto credere al peggio?

La versione femminile della storia del lampione

Sai quella storiella del tizio ubriaco che cerca le chiavi sotto il lampione, non perché le ha perse lì, ma perché lì c’è luce?

Anch’io, per un po’, ho fatto così.

             Anch’io, per un po’, ho cercato fiducia dove c’era luce:
               nei like, nei messaggi perfetti, nei gesti eclatanti.

Ma la verità era in quell’ombra che avevo imparato a temere:
nei silenzi sinceri, negli uomini che restano anche quando non sanno cosa dire,
in quelli che non si vendono bene…
ma ci sono.

Se sei una donna che si è sentita fregata…

Sappi che non sei stupida.
Non sei debole.
E soprattutto, non devi restare ferma in quella versione cinica che hai costruito per difenderti.

C'è ancora spazio per fidarsi.
Ma non sarà nei gesti perfetti.
Sarà in quelli imperfetti… ma coerenti.

E se sei un uomo che vuole capire davvero…

Ascolta.
Ascolta anche le nostre storie.
Perché dietro quella sfiducia che a volte ti sembra esagerata,
c’è spesso un dolore che non abbiamo mai saputo raccontare fino in fondo.

             Non ho smesso di credere negli uomini.
                 Ho smesso di credere nei racconti che ci hanno divisi.
                 E ora… sto imparando a vedere di nuovo.


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