L’Apprendista Seduttore non si svende al rumore
Un vero Apprendista Seduttore — che sia uomo o donna — non si preoccupa di piacere a tutti.
Non si adatta al contesto per essere accettato.
Sceglie il contesto in cui portare la propria presenza.
Perché ha capito che non basta essere bravi, intensi, profondi.
Se entri in ambienti che non ti vedono, che non ti ascoltano, che non ti leggono…
ti consumerai per nulla.
È come chi scrive parole dense, e le butta in un mare di gente che legge solo titoli.
È come chi ama davvero, ma lo fa con chi non sa nemmeno cosa significhi ricevere amore.
È come chi danza, ma sul pavimento sbagliato: scivolerà, o sarà ignorato.
Gli Apprendisti Seduttori lo hanno sempre saputo.
Sanno di vivere in un paese dove il 70% non capisce ciò che legge, dove il fal
so viene trasformato in verità se è più comodo, più emozionante, più facile da condividere.
Ecco perché non cercano pubblico, ma contesto.
L’Apprendista Seduttore è colui che ha compreso tutto questo.
E allora sceglie.
Sceglie a chi rivolgersi, dove stare, quanto mostrarsi.
Non si confonde con chi urla.
Non si butta in pasto a chi non distingue il gesto autentico da un’esibizione.
Non vuole vendere sé stesso al mercato della visibilità.
Seduce solo chi è capace di riconoscere.
E se nessuno lo riconosce, resta in silenzio. Ma intero.
Io non sono qui per convincere chi crede nelle fake news. Non sono qui per spiegare la differenza tra una donna viva e una solo carina. Non sono qui per rieducare chi ha smesso di pensare.
Sono qui per non dimenticarmi come si pensa.
Scrivere è il mio modo di tenermi acceso. Di non dormire con gli occhi aperti. Di non diventare uno di quei profili senz'anima che postano frasi motivazionali mentre vivono vite spente.
Non scrivo per insegnarti chi dovresti essere. Scrivo per ricordarmi chi sono.
E se anche tu, leggendo, hai sentito un sussulto, una resistenza interna, una piccola scintilla che dice "sì, cazzo, anche io mi sento così"...
Allora forse — non siamo poi così soli.