Come una Parola può Trasformare le Relazioni
Una cosa che ho sempre notato, e che probabilmente anche molti di noi sperimentano, è il fastidio che una persona può provare quando qualcuno risponde con un "NO" alla nostra proposta. E non parlo solo di risposte dirette, come un rifiuto a un invito, ma di quel "non voglio", "non so", "adesso non è il momento", una serie infinita di rifiuti che sembrano sminuire il valore di ciò che stiamo dicendo, di ciò che chiediamo. Quando chiedi a una ragazza di uscire, per esempio, o se a una amica proponi di prendere un caffè, e ricevi un "no", qualcosa dentro di te si spezza, come se la tua proposta fosse stata ignorata o sminuita. È come se, in quel "NO", non solo venisse rifiutata la tua offerta, ma venisse anche ridotto il valore di chi sei e delle tue intenzioni. È incredibile come questo meccanismo di rifiuto, che sembra innocente, possa generare così tanto disagio, anche se inconsciamente.Ma ho anche notato qualcosa di affascinante: quando rispondiamo con un "SÌ", l'effetto che produce è completamente diverso. Non sto parlando del "Sì" usato in modo automatico o senza senso, come nel film Yes Man di Peyton Reed, dove il protagonista è costretto a dire sempre "Sì" a tutto. Quello è un esempio esasperato. Quello che intendo è un "SÌ" autentico, che viene dal profondo. Ogni volta che rispondiamo con un "SÌ", come quando chiediamo a qualcuno di uscire e riceviamo un "Sì" come risposta, quella persona si illumina. Vedi la sua energia cambiare, senti che quella risposta ha un peso, un valore. Non è solo un accettare un invito, è il riconoscimento di un'opportunità che viene data, è il valore che conferiamo a quella richiesta, anche se apparentemente semplice.
Immagina di essere in un locale con amici, e qualcuno ti chiede se vuoi prendere una bottiglia, e tu rispondi "Sì". La reazione di chi ti fa la proposta è immediata, il suo viso si illumina, come se quella risposta avesse cambiato tutto. Ecco, questo "Sì" non è solo una parola, è un segnale profondo che stai dicendo: "Io valuto ciò che mi proponi". È un "Sì" che va oltre il semplice accettare, è una forma di riconoscimento che ha un potere incredibile di creare connessioni più forti e autentiche.
Quindi, quello che vorrei trasmettere è che, anche quando non siamo d'accordo su tutto, il "SÌ" ha un valore che va al di là del contenuto specifico della risposta. Quando diciamo "Sì" a qualcuno, stiamo dicendo che quel momento, quella proposta, quella persona hanno valore per noi. Anche se dopo il "Sì" possiamo aggiungere una preferenza diversa, il semplice fatto di iniziare con un "Sì" dice che siamo disposti a considerare e a dare valore all’altro. È come dire che, anche se non siamo completamente in sintonia, vogliamo comunque onorare ciò che ci viene proposto, riconoscendo il valore della persona e della relazione.
In fondo, non è forse vero che la risposta che più ci fa sentire vivi è proprio quella che ci fa sentire riconosciuti? E se provassimo a dire "Sì" più spesso? Non dico sempre, ma piuttosto nel momento in cui possiamo, quando vogliamo davvero dare valore a ciò che ci viene proposto. Quel "Sì" non è solo un accordo, ma un messaggio potente che ci permette di accogliere e di far sentire l’altro importante. E, in fondo, chi non vorrebbe sentirsi valorizzato, anche nelle cose più piccole?
