Dialoghi Con Me Stesso

Ritorno al Centro


Dialoghi con me stesso

La mente è proprio quella parte di me che, quando è in movimento, diventa causa di agitazione e confusione. Quando sono arrabbiato, nervoso o sopraffatto da emozioni forti, la mia mente è come se fosse "fuori di sé", creando una distorsione nella mia percezione della realtà, proprio come una persona che ha perso il suo equilibrio e la sua stabilità interiore.

In quei momenti, mi sento lontano dal mio centro, che è quel luogo di calma e consapevolezza profonda. È come se, nel caos della mente, la mia essenza fosse offuscata. La mente, in queste situazioni, diventa un turbine di pensieri, emozioni e reazioni, e mi sento distaccato dalla mia vera natura, come se fossi "fuori di me".

Ma, quando riesco a rallentare, a calmarla e a centrami, posso toccare quel punto di serenità che fa parte della mia essenza. In quei momenti di calma, senza preoccupazioni e senza il rumore mentale, posso sperimentare una sorta di beatitudine o felicità che non dipende da qualcosa di esterno, ma che nasce dal mio centro. È come un ritorno a casa, un sentire profondo di connessione con me stesso.

Questi momenti di serenità sono simili a quella beatitudine che molti veri apprendisti cercano. Non è una felicità legata a un obiettivo o a un desiderio, ma piuttosto uno stato di pace profonda che nasce dal contatto con il mio centro interiore, un posto dove il tempo e le preoccupazioni si dissolvono, lasciando spazio alla pura esperienza del "qui e ora".

Quando sono centrato e sereno, la mia energia diventa naturale e magnetica. Non ho bisogno di cercare l'approvazione degli altri o di rincorrere qualcuno per ricevere attenzione o affetto. Invece, è come se la mia energia invitasse gli altri a cercarmi, a essere attratti da chi sono realmente, senza forzature. È un'attrazione che nasce da un luogo di pace e autenticità, e non dalla necessità di compiacere o di sembrare qualcosa che non sono. Così, senza sforzo, le persone si avvicinano a me per la mia energia, non per ciò che cerco di mostrare loro.

In altre parole, la beatitudine non è qualcosa che devo "ottenere", ma è già dentro di me, solo che la mia mente mi allontana da essa. Quando imparo a calmarla, posso tornare al mio centro, alla mia vera essenza, e allora sperimentare quella pace che è sempre stata presente, ma che la mente aveva messo da parte.

E così, il cammino verso la serenità e la felicità duratura è quello che mi porta a riconnettermi con il mio centro, che è libero dal tumulto della mente. Quando ci arrivo, tocco quella beatitudine, quella felicità che non è effimera, ma eterna, radicata in ciò che sono veramente.

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