Carissimo Apprendista,
Non sono le donne a cercare di sottometterti.
È che tu ti presenti già con la testa bassa e l’energia castrata.
E loro lo sentono prima ancora che tu apra bocca.
È proprio così.
Non c’è nessun carceriere. Nessun nemico. Nessun pensiero armato.
- Sei tu che ti sottometti da solo.
- E non per masochismo,
... ma perché hai dimenticato chi sei davvero.
Il pensiero non è un re.
Non ha potere.
Sei tu che, nel momento in cui gli credi… lo incoroni.
Quando dentro di te sorge quella vocina:
Stai attento, potresti sembrare quello che ci prova…
E tu abbassi lo sguardo,
modifichi il tono,
fingi di non volere…
non è il pensiero che ti ha sconfitto.
È che tu hai scelto di credergli.
Hai scelto di diventare più piccolo di ciò che sei.
Ma proprio lì — in quel momento di resa interiore —
puoi svegliarti.
Puoi dire:
Aspetta un attimo.
Chi ha deciso che questa voce ha ragione?
E nel momento in cui non le dai più credito,
non sei più tu a sottometterti.
Torni libero.
Torni intero.
Torni reale.
Non è che le donne ti sottomettono.
È che tu ti presenti già sottomesso — in modo invisibile, ma percettibile.
Questa è la frase chiave, la lama nel midollo.
Il problema non sono le donne o i pensieri.
Il problema è che hai imparato a sottometterti da solo…
e poi cerchi un colpevole fuori.
E da qui inizia tutto.
Perché l’Apprendista Seduttore non è quello che impara tecniche.
È quello che smette di obbedire a voci che non gli appartengono.
- Non cerca approvazione.
- Non cerca vendetta.
- Cerca verità che si possa toccare, parlare, vivere.
E quella verità, caro Apprendista…
è già tutta dentro di te.
Ma devi smettere di inginocchiarti.