Ripensando al mio cammino, non posso fare a meno di ricordare un incontro che ha rappresentato una svolta fondamentale nella mia vita. Ho conosciuto Davide Fabbri diversi anni fa, quando frequentavamo gli stessi locali. Lui, già un affermato Strep-Man, e io, che suonavo con la mia Entertainment Band. Un incontro casuale che, però, sarebbe diventato l'inizio di un progetto che avrebbe cambiato la nostra visione della seduzione.
La seduzione, un argomento che, in quel periodo, non era ancora stato preso seriamente nel nostro paese, divenne il nostro punto di partenza. Dai nostri comuni interessi – le donne – nacque un’idea, un progetto che univa le nostre passioni e conoscenze. Il concetto di seduzione, per noi, non era solo un gioco superficiale, ma una strategia complessa, un approccio psicologico e sociale che non aveva ancora trovato spazio in Italia.
Ricordo ancora il giorno in cui, con grande entusiasmo, riunimmo diverse ragazze in un hotel di Riccione. Volevamo dar vita a qualcosa di nuovo, un progetto che andasse oltre la semplice curiosità. Era un’iniziativa completamente innovativa per il nostro paese, e quella giornata, quella presentazione, venne anche pubblicata su alcune testate giornalistiche. Quello che stava nascendo era qualcosa di diverso, che non solo sfidava le convenzioni, ma che voleva anche insegnare un nuovo approccio alla seduzione.
Poco dopo, grazie all’eco mediatica che avevamo suscitato, fummo contattati da diversi agenti dello spettacolo e da alcuni formatori italiani, che, sulla falsa riga degli americani, stavano cercando di replicare ciò che in quel periodo stava spopolando in America. Tecniche come la PNL e altre tecniche di manipolazione psicologica venivano presentate come soluzioni per conquistare qualsiasi donna. In quel periodo, scrissi anche un paio di sceneggiature legate al nostro progetto, una di queste si intitolava "Seduction: American 0 Italia 1", per sottolineare come il nostro approccio fosse diverso e autentico.
Dopo un inizio promettente, per varie ragioni le nostre strade si divisero, anche se rimanemmo sempre in contatto. Ognuno di noi continuò a fare esperienze personali, ma il nostro cammino si separò, fino a pochi giorni fa, quando Davide mi contattò di nuovo. Mi mostrò decine e decine di video in cui dimostrava, dal vivo, alcune delle tecniche che noi avevamo già messo in pratica anni prima. I suoi video iniziali, piuttosto rudimentali, avevano l’obiettivo di mostrare la semplicità nell'approccio, e man mano si affinavano, fino a mostrare una disinvoltura incredibile nelle situazioni più complesse.
Quei video, che una volta erano semplici esempi di quello che avevamo fatto, sono oggi la prova di quanto il nostro lavoro sia stato pionieristico. Davide ha dimostrato una crescita incredibile, riuscendo a destreggiarsi in situazioni che, a prima vista, sembravano piuttosto difficili, ma che lui affrontava con naturalezza, come se fossero parte di un gioco ormai perfettamente padroneggiato.
Questa riflessione mi fa pensare a quanto siamo cambiati in tutti questi anni. Come spesso accade, il nostro percorso ha preso strade diverse, ma in qualche modo ci ha sempre riportato a quella passione originaria per la seduzione e la comprensione dei comportamenti umani. E anche se il nostro progetto iniziale non ha preso la forma che avevamo immaginato, oggi possiamo vedere i frutti di un lavoro che, per quanto rivoluzionario per l'epoca, ha lasciato un segno profondo nel nostro cammino.